domenica 14 ottobre 2012

I) Alda Merini

E' ben curioso che una notte così alata e fùlgida come quella di San Lorenzo sia racchiusa in una stagione sì crudele e sparagnina come quella estiva. La benèfica piova di stelle finte - cìnema d'una breve notte - entro giorni d'arsura, d'immedicàbili solitùdini, di spazi urbani galleggianti su deserti petrosi. Contrasto arcano ed acerbo, questo, che neppure gli scienziati, dèboli della loro elusiva scienza, hanno potuto spiegare, né, ch'è peggio, giustificare; né le leggende dell'Antico, ricolme di fantasìe, hanno saputo districare e sistemare in mito: di minaccia o promessa che fosse.
Parrèbbero, a prima vista, le stelle di San Lorenzo discèndere a rincuorare, forse delle volte a compùngere, quanti hanno lo sguardo disseccato nella pervicace malsanìa della realtà: parrèbbero pòrgere una ràpida incantagione, però senza soverchi simulacri, o promesse, di svolte radicali, d'epifanìe meravigliose, che sono inganni che a la fine si pàgano a sovrapprezzo; parèbbero, le stelle di San Lorenzo, pòrgere una giostra notturna assai lene, atta a temperare le trepidanze ed a sfumarle in un paesaggio di costumate melancolìe.

E' la notte, si sa, delle rivìncite ardite. Vale a dire dei desideri dalla formulazione fulminea. Una sorta di gara contro il tempo, ché pensieri ed auguri altrimenti si nullificherèbbero in fole. Ma perché il desiderio s'attui abbisògnano al desiderante taluni requisiti imprescindìbili: il cuore gonfio (meglio ancora se debordante, senz'èssere tumultuante), la ferrea certezza - o sia la coscienza - delle proprie necessità ed urgenze, ed insieme la loro modestia in tèrmini di praticità. Ed occorre più che mai uno stato d'ànimo sospeso e vagolante, di là d'ogni sistema raziocinante, disposto a sùbite capriole d'umore, a divenire ùmile rotella di quei minuti marchingegni dell'inclinazione psicològica, che come Prìncipi Azzurri trasfòrmano un mesto sospiro in un sorriso, una volgare disperàggine in un gentile viàtico, una làcrima in un approdo momentaneo di pace.

Nella notte di San Lorenzo sarebbe tuttavìa errore madornalìssimo attèndersi anche la concreta realizzazione del desiderio. E del resto, forse che un desiderio sarebbe tale se mai s'inverasse? Gli uomini desìderano che alcunché di grande o pìccolo gli manchi. Se mai ce l'avèssero, non lo desidererèbbero. Se ce l'avèssero, l'oggetto del desiderio, ne sarèbbero delusi, o gli sfuggirebbe, o li noierebbe: fosse pure la piena della felicità, i fasti dell'opulenza, il turbinìo della passione, l'ascesi professionale, l'utòpica conquista d'una presunta verità. Sublimi condizioni, empirei privilegi, forniti d'apparenze e non di sostanza, i quali gòdono dell'illusoria vita d'una farfalla. Desiderare: è la maestosa ed universa legge della sopravvivenza, che ab aeterno impone all'èssere umano una meta irraggiungìbile; legge cui non si sottrae manco la notte fatata di San Lorenzo, cadenzata su la giga delle stelle cui perennemente saremo grati. Né potrebbe sottrarsi Alda Merini, la poetessa dagli affetti dischiusi e negati in uno. La sua estate non è una vacanza, ma un'agonìa di solitùdini.

Incontro la Merini per la notte di San Lorenzo. Scarne parole, le sue a me, di ritrosìa e quasi pudicizia, perché "il desiderio è più che istinto: è una scelta di valori, un dire sì o no. Una contraddizione, stante che noi si è fatti d'una pasta che tutto contiene, ed il desiderio è non di rado il contrario di quanto ci giova, se non di ciò che siamo. Io desìdero che l'umanità non giunga così lontano come sembra, tanto da sfracellarsi. Desìdero anzi che accorci i telescopi - meglio chiuderli tout-court - e scruti in sé stessa, là dove Dio sta capitolando...  Mi domandi se mi capitasse stanotte di scorgere una stella cadente? Proverei a chiamarla col nome dell'uomo cui un tempo ormai rimoto ho donata me stessa, e cui troppo presto io sono parsa vile patrimonio, fuggèvole cosa. Ma non accadrà. Io mi corico di buon'ora e mi sveglio all'ora salutante del gallo: quando nei cieli le stelle non sono più desideri ma sbiaditi rammàrichi".
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(10 - VIII - 2000)

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